Not Museum of Art

Arte come scambio senza luoghi né persone

Archivio per crispolti

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Possibile una storia dell’arte contemporanea?

No. Pietroiusti parla dell’arte contemporanea come scenario di “conflitti senza storia” (intendendo dire uno scenario dai conflitti minimi e dai risultati predeterminati). In fin dei conti per me l’arte contemporanea è persino senza storia.
Possibile un’archeologia del contemporaneo, o un’antropologia. Forse.

Con il mio lavoro voglio sfatare il mito del vero, dell’autentico.

Aveva (in parte) ragione Platone. Noi non possiamo che produrre copie di copie.

Sentite quello che scrive (giustamente, dal suo punto di vista) uno stimato professore di contemporanea, Enrico Crispolti.

“Nell’ambito del contemporaneo è estremamente diffuso infatti il fenomeno della retrodatazione d’autore, che dipende da diverse motivazioni, e anxitutto, psicologicamente ingenua, quella di guadagnarsi un posto più significativo nella storia dell’arte d’un determinato momento. Persino Malevic ha compiuto diverse operazioni del genere, spostando alcune date per conquistare posizioni quanto all’elaborazione del Suprematismo, e all’affermazione di un’arte non-figurativa”.

Io gioco con le date e registro l’inghippo. Retrodatazione? Falsificazione di me stesso?

Io mi copio e mi riproduco, mi imito perché è la sola cosa che posso fare.

La prossima C08 la dedicherò a Malevic.